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luglio 14, 2020
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Sebbene non ci siano due tornado uguali, ci sono alcune condizioni necessarie per la loro formazione. Lo sviluppo di un tornado può essere descritto da una sequenza di fasi distinte.
Ci sono due aspetti importanti necessari nella formazione di un tornado, la geografia e la rotazione. La formazione e il ciclo di vita dei tornado possono essere spiegati in una serie di fasi:
Fase 1 – Sviluppo della tempesta
Il sole riscalda il terreno che a sua volta riscalda l’aria vicino al livello del suolo. Le sacche d’aria localizzate diventano più calde dell’ambiente circostante e iniziano a salire.
Dove queste bolle d’aria calde (termiche) raggiungono un’altezza sufficiente, si sviluppano nubi cumuliformi poco profonde.
Se la temperatura nell’atmosfera circostante diminuisce rapidamente con l’altezza (un’atmosfera instabile), le bolle calde possono salire ad altezze molto maggiori, determinando lo sviluppo di correnti d’aria molto più profonde e più forti (aggiornamenti) e cumuli profondi e cumulonembi associati (cioè nuvole temporalesche).
Fase 2: organizzazione della tempesta
Quando il processo di cui sopra si verifica in un ambiente in cui i venti aumentano fortemente con l’altezza (forte taglio del vento verticale), il temporale caricato può iniziare a ruotare.
Ciò accade perché il forte taglio del vento crea una rotazione orizzontale nell’atmosfera.
Il forte aggiornamento inclina questo movimento rotatorio nella verticale, in modo che la rotazione avvenga attorno ad un asse verticale, nello stesso senso della rotazione di una giostra.
I temporali che mostrano una rotazione persistente e profonda sono chiamati “supercelle”.
Fase 3: formazione del tornado
Gli scaricamenti all’interno della tempesta della supercella (correnti discendenti di aria relativamente fredda e densa) aiutano a concentrare la rotazione e a ridurla a livelli più bassi.
Alla fine la rotazione può diventare così fortemente focalizzata che si forma una stretta colonna di aria rotante violentemente. Se questa colonna d’aria che ruota violentemente raggiunge il suolo, nasce un tornado.
Il tornado è spesso visibile a causa della presenza di un imbuto di condensa – una nuvola a forma di imbuto che si forma a causa della pressione molto ridotta all’interno del vortice di tornado.
La polvere e altri detriti soffiati dai venti intensi possono anche aiutare a rendere visibile il tornado.
Fase 4: dissipazione del tornado
Alla fine i freddi scarichi avvolgono il tornado, interrompendo la fornitura di aria calda. Il tornado si restringe in genere durante questa fase e alla fine il vortice si dissipa.
Fonte: come si forma un tornado
Classificazione del tornado
I tornado possono verificarsi in molte forme e dimensioni diverse che vanno da pochi metri a oltre un miglio di larghezza. Possono muoversi lentamente, sembrando quasi fermi, fino a una velocità di 60 mph. Le dimensioni e la forma di un tornado non dicono necessariamente nulla sulla forza del tornado o sulla sua capacità di infliggere danni. Poiché i tornado possono cambiare rapidamente intensità, dovrebbero essere considerati tutti pericolosi.
I venti verticali nei tornado sono in grado di sollevare temporaneamente oggetti pesanti come automobili o addirittura persone a centinaia di piedi da terra. Sono anche abbastanza forti da trasportare oggetti leggeri a miglia di distanza dalla loro posizione originale.
Classificazione del tornado
I tornado sono classificati in tre grandi gruppi in base alla velocità del vento stimata e al danno risultante:
Debole EF0, EF1 Velocità del vento da 65 a 110 mph
Forte EF2, EF3 Velocità del vento da 111 a 165 mph
EF4 violento, EF5 Velocità del vento da 166 a 200 mph o più
Per oltre tre decenni prima del 2007, il metodo più utilizzato in tutto il mondo per stimare la forza del tornado e la velocità del vento era il
Scala F sviluppata dal Dr. Theodore (Ted) Fujita. Dal 2007 negli Stati Uniti, la nuova scala F avanzata è diventata lo standard per
valutare la forza del tornado e il danno risultante. Nella scala F originale, le velocità del vento erano basate sui calcoli della
La scala del vento di Beaufort non era mai stata verificata scientificamente in veri tornado.
I venti potenziati su scala F derivano da linee guida di ingegneria ma sono ancora solo stime giudiziarie. Perché:
– Nessuno conosce la “vera” velocità del vento a livello del suolo nella maggior parte dei tornado, e
– La quantità di vento necessaria per causare danni simili può variare notevolmente, anche da blocco a blocco o da edificio a edificio.
La valutazione del danno è (nella migliore delle ipotesi) un esercizio di indovinazione istruita. Perfino meteorologi e ingegneri eolici esperti nel rilevamento dei danni
possono e spesso non sono d’accordo tra loro sulla forza di un tornado.
Fonte: classificazione dei tornado